Nel corso del mese di febbraio u.s. l’INPS ha provveduto all’emissione ed alla notifica generalizzata di un ingente numero di note di rettifica.
A tal proposito l’Istituto segnala che, a seguito dell’accoglimento di una richiesta del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro la procedura informatica è stata adeguata ai tempi concessi (30 giorni dalla data di emissione + ulteriori 60 giorni) onde accordare più tempo ad aziende e intermediari per le eventuali contestazioni e/o integrazioni.
Pertanto, le note di rettifica notificate, scadute e non pagate, saranno registrate come inadempienze non prima di 90 giorni dalla data di emissione e solo da tale momento incideranno sulla regolarità contributiva aziendale e sul rilascio del DURC.
Stante quanto innanzi, l’INPS invita ad utilizzare esclusivamente il cassetto previdenziale per avanzare richieste di chiarimenti, nonché di evitare la duplicazione di medesime istanze inviando solleciti a mezzo cassetto previdenziale, caselle istituzionali ovvero pec, nonché l’accensione di appuntamenti.
Quanto sopra al fine di consentire una compiuta istruttoria, evitando disservizi, e di rispettare l’ordine cronologico di presentazione ed evasione delle istanze.
